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Roma 1 Giugno 2022 – Il sindacato autonomo riprende il tema del debito orario dei Medici di Medicina Generale che dovrebbero svolgere la loro attività nei propri studi e nelle case di comunità. ”La prima riflessione che farei” – dice Angelo Testa – Presidente nazionale SNAMI, è che coloro che hanno concepito questi percorsi siano contemporaneamente mal informati, mal consigliati, poco lungimiranti e oggettivamente votati al fallimento. Se tu costruisci quello che dovrebbe essere un cambiamento epocale e un miglioramento dell’assistenza medica territoriale sulle fake news che circolano, sulle leggende metropolitane che con interesse vengono diffuse e sui luoghi comuni imperanti, cioè sulle narrazioni che i Medici di Medicina Generale siano dei fannulloni, un ricettificio automatico e dulcis in fundo dei loro favolosi guadagni, soprattutto senza fare niente, sbagli perchè parti da un presupposto totalmente sbagliato.”

“Intanto non si capisce” – aggiunge Salvatore Cauchi – addetto stampa nazionale, perché a fronte della narrazione di questo mondo fantastico dove si guadagna tanto e non si fa nulla, ci sia un fuggi fuggi generale dal nostro comparto con pensionamenti anticipati e stra-anticipati e sempre meno giovani che ambiscono alla Medicina Generale”. “La realtà è ben altra e decisamente all’opposto di quella che strumentalmente vogliono vendere – puntualizza Gennaro Caiffa, vice segretario nazionale SNAMI,– perchè siamo malpagati, schiacciati da incombenze inutili ed asfissianti e siamo rimasti l’unico front office medico nei confronti dei cittadini”.

“La verità” – conclude Angelo Testa – è che hanno gentilmente pensato a Noi per le Case di Comunità perchè non hanno altri Medici su cui investire. Se non dimostrassero di averli non avrebbero i finanziamenti del PNRR, hanno voluto ignorare il nostro impegno quotidiano di dieci/dodici ore, considerando semplicemente i nostri orari minimi di ricevimento e volutamente ignorando che quella è solo una piccola parte delle nostre incombenze e strumentalmente facendo finta di credere che il Medico di famiglia sia dotato del divino DONO DELL’UBIQUITÀ!”

Chiara presa di posizione dello SNAMI Nazionale sulla riforma della medicina del territorio per prendere i soldi del PNRR, pensando che il Medico di medicina generale abbia il Dono dell’ubiquità!

Fonti:

https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=105224&fr=n