Tu credi alle coincidenze?
Leggiamo dalle pagine di Repubblica del 02 giugno 2022 che la regione Lazio dal 2017 ha sempre costantemente ridotto le prestazione erogate direttamente ed aumentato quelle acquistate dai privati. Un andamento che ha avuto un incremento esponenziale nel periodo della pandemia.
Il 2017 per la medicina generale è l’anno in cui è stato firmato l’accordo integrativo regionale che doveva costituire il punto di partenza della nuova sanità territoriale della Regione Lazio, la medicina d’iniziativa, la presa in carico dei pazienti fragili, gli screening, le vaccinazioni.
Quell’accordo all’Art 2 prevedeva che “La Regione entro 6 mesi dalla sottoscrizione del presente accordo provvederà ad una ricognizione delle trasformazioni della forma associativa UCPs in UCPc sulla base di quanto disposto dal DCA 376/2014. Sulla base di tale ricognizione e dei costi aggiuntivi sostenuti dai Medici di Medicina Generale le parti concorderanno le modalità per l’adeguamento della relativa indennità di UCP”.
In tutti questi anni la Regione ha sempre ignorato-posticipato-rimandato le richieste dello SNAMI di concordare le modalità degli adeguamenti, che, con la scusa del piano di rientro, del poco personale, delle mancate risposte da parte delle ASL (Sic!), SONO CADUTE NEL VUOTO, così come ogni tentativo di dialogo e di confronto sui problemi dell’assistenza primaria.
Negli ultimi 2 anni , con la pandemia, sono arrivati gli insulti, le accuse di diserzione, le vaccinazioni antipneumococciche non pagate, gli accordi sottoscritti per le vaccinazioni antinfluenzali non onorati. Le strutture ASL che dovevano essere messe a disposizione dei Mmg per i tamponi e per le vaccinazioni covid non sono pervenute, anzi non ci sono forniti nemmeno i vaccini covid nel numero richiesto, che sono stati invece dirottati verso molti hub privati. Sarà una coincidenza?
O piuttosto la volontà di portare allo stremo una categoria di medici del territorio che rappresentano l’ultimo argine all’inondazione del campo dell’assistenza primaria da parte dei privati?
Dott. Giuseppe Lanna – Presidente SNAMIRoma
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