“La manovra economica è una Caporetto per la sanità territoriale. Mentre si continua ad investire sugli ospedali e sui dipendenti, la medicina generale e il territorio continuano a essere ignorati e sottofinanziati,” – dichiara Angelo Testa, presidente nazionale Snami.- La mancanza di fondi destinati alla medicina generale è un segno allarmante, che riflette il completo disinteresse della politica nei confronti del territorio. La progressiva demedicalizzazione del 118 ne rappresenta un esempio calzante.

Il mancato rinnovo del contratto ai coordinatori SISAC, il silenzio su ogni misura di supporto alla medicina generale e l’assenza di investimenti mirati al rafforzamento delle cure primarie evidenziano una strategia miope e pericolosa.

In un momento storico in cui è fondamentale rafforzare la medicina di prossimità, garantendo continuità assistenziale e sostenibilità del sistema sanitario, l’assenza di risorse per il rinnovo contrattuale rappresenta un colpo mortale per la medicina generale.

Il rinnovo del contratto non è solo una questione sindacale: è una battaglia per tutelare prima di tutto i diritti dei cittadini, che rischiano di non poter più contare su un’assistenza di qualità e accessibile.

E’ chiaro che se non verranno poste basi serie per un rinnovo contrattuale tutelante per i medici e per i pazienti, saremo al fianco dei cittadini nelle proteste che, inevitabilmente, si diffonderanno su tutto il territorio nazionale.”

Il presidente di SNAMI conclude con un appello chiaro: “Il Governo e le Regioni devono assumersi le proprie responsabilità e comprendere che senza il supporto concreto alla medicina generale, si mina la tenuta stessa del sistema sanitario. Il rilancio degli ospedali passa dagli investimenti sul territorio.”