La Regione Lazio ha attivato le Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionale USCA(R) che dovrebbero supportare l’operato dei MMG nella precoce diagnosi dei casi sospetti di infezione da COVID-19, monitorarne l’andamento fino alla sua risoluzione, sia a domicilio che per i pazienti rinviati a casa.
Lo SNAMI Lazio, accoglie con favore la decisione, avendo richiesto la attivazione delle USCA sin dalle prime avvisaglie della epidemia da SARS-COVID2.
Sino ad ora i MMG si sono impegnati a monitorare, mediante costanti contatti telefonici, e trattare a domicilio i pazienti segnalati. Hanno anche effettuato visite domiciliari a casi sospetti, per fortuna raramente, considerato che le ASL hanno fornito Dispositivi Individuali di Protezione inadeguati ed insufficienti.
Riteniamo pertanto fondamentale :
- Che i casi sospetti vengano sottoposti a tampone diagnostico nel più breve tempo possibile
- Che si attivi un efficace monitoraggio dei pazienti in quarantena, e degli ospiti di strutture sanitarie, RSA e Case di Riposo per anziani
- Che venga avviata la sorveglianza attiva di medici e personale sanitario tutto
AUSPICHIAMO
che l’attivazione delle USCAR (come previste dal DPCM del 9 marzo scorso), possa contribuire a :
– diagnosticare l’infezione virale sin dalle prime manifestazioni
– dare seguito in tempi rapidi, attraverso i Distretti, alle segnalazioni dei MMG e della CA di casi sospetti COVID-19+, provvedendo all’esecuzione dei tamponi e/o delle determinazione degli anticorpi specifici, a domicilio o presso le strutture residenziali incidenti sul territorio
– fornire al personale deputato ad effettuare le visite, i DPI necessari ad una visita in sicurezza, anche per evitare la possibile ulteriore diffusione del virus.
I medici stanno pagando un tributo troppo alto per i ritardi organizzativi : più di 100 i morti a livello Nazionale.
Anche nel Lazio sono deceduti colleghi per complicanze da COVID 19 conseguenti a ritardi nella esecuzione dei tamponi ed alle forniture scarse ed inadeguate di DPI.
RITENIAMO INAMMISSIBILE
Che ritardi ed approssimazione organizzativa siano causa di nuove morti
NON UNO (Morto) DI PIU’
e
Nessun Medico di meno
Presidente Regionale SNAMI Lazio Dott. Giuseppe Di Donna