
Lo SNAMI Nazionale esprime la sua ferma contrarietà al capo IV art.38 punto 2 del Decreto “Cura Italia” che sancisce la reperibilità a distanza dei MMG dalle 8.00 alle 20.00. <La reperibilità è un istituto delladipendenza> dice il Presidente Nazionale dello SNAMI Angelo Testa <e non è assolutamente prevista dall’ACN vigente. Inoltre, per garantire al MMG l’attività assistenziale ordinaria che lo vede come figura in prima linea nell’emergenzaCovid-19 e per le esigenze di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica da nuovo coronavirus, sono già state istituite le U.S.C.A, tra l’altro coordinate dal MMG stesso.

Un altro fermo NO da parte dello SNAMI è quello sulla dotazione, per giunta ad onere proprio, di piattaforme digitali. I Medici di Medicina Generale sono da sempre in contatto con i loro pazienti anche con i sistemi di comunicazione innovativi, in quella comunicazione medico-paziente che è la vera essenza dell’esclusivo rapporto di fiducia che si instaura tra chi “governa” la tua salute e chi ti ha liberamente scelto per questo compito delicato, profondo e insostituibile. A meno che <conclude Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami> qualcuno non abbia già improntato il business delle piattaforme secondo i sempre vivi carrozzoni italiani,visti e rivisti e classico segreto di Pulcinella, e sulla scia della tragedia che stiamo vivendo, nell’euforia di legiferare, voglia trasformare i Medici del territorio in burattini di gesso a cui muovere i fili dall’alto.Se qualcuno pensa ciò potrebbe farsi moltomale!>