Dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore nuove regole per il pagamento delle spese mediche, con un doppio binario: i pazienti infatti potranno portare in detrazione alcune prestazioni solo pagando con mezzi tracciati. La questione riguarda potenzialmente anche i Medici di Medicina Generale, pertanto portiamo l’importante argomento all’attenzione di tutti i nostri iscritti segnalando due articoli apparsi sulla stampa, in attesa di ulteriori chiarimenti e sviluppi futuri che sicuramente non mancheranno.

Nell’articolo di Doctor 33 del 15 gennaio 2020 (a firma di Mauro Miserendino), viene riportato:

<< […] Il risultato del comma 679 e del successivo della Legge Finanziaria è
comunque un percorso a ostacoli per ottenere la detrazione al 19% delle
spese per la salute, indipendente dal reddito della persona e della famiglia
che hanno necessitato le cure sanitarie. Riassumiamo che cosa succede da
quest’anno, dunque, per la dichiarazione del 2021 (per le spese 2019 da
inserire nella dichiarazione 2020 i pagamenti in contanti sono salvi).
Il “cash” genera ancora detrazioni
:

  1. per l’acquisto di farmaci e di dispositivi medici
  2. per l’acquisto di prestazioni fruite in strutture private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale
  3. per l’acquisto di prestazioni fruite in libera professione intramuraria in strutture del Servizio sanitario nazionale (Ospedali, ambulatori Asl, etc).

Non sono invece ammessi pagamenti in contanti in quattro voci della
spesa per la salute:

  1. Prestazioni di cliniche, laboratori e professionisti privati puri, incluso il certificato in libera professione del medico convenzionato, ivato e non;
  2. Nuovi servizi della farmacia agli utenti (esami, fisioterapista e disponibilità di altri sanitari etc)
  3. Le spese di ricovero in case di cura private
  4. L’acquisto di alimenti a fini medici speciali

In tutti questi casi, il paziente dovrà pagare con mezzi tracciabili (assegno bancario fotocopiando la ricevuta, bonifico, bancomat, carta di credito, altri mezzi) ed attestare sia la fattura del prestatore d’opera sia l’avvenuto pagamento […] >>


In un altro articolo su IlSole24ore, sempre del 15 gennaio 2020, viene inoltre riportato e analizzato più ampiamente che:

<< […] Per non perdere il bonus fiscale sulle spese sanitarie bisogna scegliere con cura la modalità di pagamento. Già oggi. Anzi, già dal 1° gennaio, quando è entrata in vigore la manovra. Che impone di pagare con bancomat e altri mezzi tracciabili le spese detraibili al 19 per cento. […] Ma l’effetto più rilevante si avverte sul bonus per le spese mediche – farmaci, visite, esami e così via – utilizzato nella dichiarazione Irpef da 18,6 milioni di italiani. Quasi i due terzi di coloro che presentano il 730 e il modello Redditi, secondo le Statistiche fiscali del dipartimento delle Finanze. Anche perché, proprio per gli oneri sanitari, viene delineata una doppia corsia dalla legge di Bilancio (articolo 1, commi 679 e 680 della legge 160/2019):
1.
il contante può ancora essere usato per i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale;
2.
per tutte le altre spese mediche detraibili è invece necessario pagare con mezzi tracciabili (bancomat, carte di credito, carte prepagate, bonifici, assegni bancari e circolari o altri sistemi).

Criticità e rischi
La novità è passata un po’ inosservata tra le famiglie, ma ha già iniziato a far discutere gli addetti ai lavori. Ad esempio, una visita specialistica presso un libero professionista non può più essere saldata in contanti. Mentre l’acquisto di un cuscino ortopedico con marcatura Ce – in quanto dispositivo medico – ammette ancora il cash.
Chi non ci fa caso rischia di scoprire solo tra più di un anno di non aver diritto allo sconto fiscale. Cioè quando, nel 2021, andrà a dichiarare redditi e spese sostenuti quest’anno. Ma non solo.
Bisognerà anche capire come dovrà essere documentata la modalità di pagamento, tenuto conto che medici, farmacie e altri operatori comunicano già al Sistema tessera sanitaria (Sts) molte tipologie di spese mediche. Che poi confluiscono nella dichiarazione dei redditi precompilata. Tra l’altro, dal 1° gennaio la comunicazione delle spese a Sts include anche l’indicazione dello strumento di pagamento (contanti o mezzo tracciabile). […] >>