Il 19 giugno c’è stato in Regione un incontro con la Dott.ssa Alimenti e le organizzazioni sindacali di categoria, in cui sono state comunicate le zone carenti rilevate e che si libereranno entro il 3/12/2023 per la compimento del 70esimo anno di età di medicina generale, nel comune di Roma per un totale di 132 zone ed altre 399 per le altre ASL del Lazio.
Mi preme ricordare che la politica dello SNAMI in questi anni è sempre stata orientata ad agevolare l’entrata in servizio dei giovani medici con iniziative concrete, dalla possibilità di entrare a far parte dei medici titolari negli ACP non appena avessero ottenuto il diploma del cfsmg senza aspettare che diventassero titolari di assistenza primaria nel lontano 2016, ai più recenti interventi nel Comitato Regionale con la proposta, accettata, di aumento del massimale per i medici iscritti al corso di formazione prima a 650 scelte, nel 2020 ( il Lazio è stata una delle prime regioni ad attuarlo) e poi nel marzo 2022, nell’ accordo per sopperire alla grave carenza dei medici di medicina generale, abbiamo fatto inserire l’aumento del massimale a 780 scelte, la liberalizzazione del massimale a 1500 scelte per i medici che hanno finito il corso formativo in attesa dell’espletamento dell’esame finale, la convocazione tramite PEC per gli incarichi provvisori in deroga all’ Art 38 dell’ ACN e solo in “ULTIMA ISTANZA” la permanenza in servizio per gli ultra 70enni.
Quindi anche in questo caso abbiamo sponsorizzato e difeso la possibilità per oltre 530 giovani medici di diventare titolari di assistenza primaria entro il 2023 senza ulteriori ritardi.
La Medicina Generale nel Lazio dopo 6 anni di accordi rimandati-posticipati per l’adeguamento UCP, per il personale di studio, per le quote del fondo di ponderazione ed altre indennità, che ben tutti conosciamo, non pagate, non gode di buona salute e senza l’apporto della linfa vitale dei giovani medici, è destinata a sparire.

Presidente SNAMI Sez. di Roma

Dott. Giuseppe Lanna

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