Lo SNAMI Lazio reitera la richiesta di convocazione considerata la mancanza di idoneo provvedimento regionale con indicazioni ai MMG ed ai cittadini per l’emergenza Coronavirus, che sta mettendo in seria difficoltà l’operatività della Medicina territoriale.
Dopo circa una settimana dall’emergenza dei primi casi di Infezione da Coronavirus, la Regione Lazio non ha ancora emesso alcun provvedimento a tutela della salute dei cittadini della nostra regione.
In particolare lo SNAMI denuncia quanto segue:
- Mancata convocazione della sigla sindacale nonostante le due richieste inviate in data 22 e 25/2 u.s., per condividere i percorsi idonei in tale situazione che potrebbe evolvere se non vengono attivati idonei provvedimenti;
- Mancata informazione sui mezzi di comunicazione di cosa la Regione ha intenzionato di attivare, come supporto alle operatività dei Medici e regole che i cittadini devono seguire per evitare possibili contagi, senza creare allarmismo, ma cercando di stimolare la collaborazione ed un senso civico costruttivo;
- Mancato adeguato supporto ai Medici che operano sul territorio, come richiesto nel nostro primo documento inviato, con la fornitura dei Presidi (PDI) a tutti gli operatori secondo quanto previsto dalla Circolare Ministeriale n. 5443 del 22/2 u.s.;
- Con vivissima preoccupazione ricordiamo quindi, che i Medici non possono essere lasciati soli a gestire situazioni straordinarie e devono poter continuare a svolgere la loro attività professionale in assoluta sicurezza, anche per evitare la diffusione ulteriore del Coronavirus e a rischio delle proprie condizioni di salute;
Ribadiamo infine la disponibilità dello SNAMI, secondo Sindacato della Medicina generale a livello Nazionale e Regionale, a contribuire con le proprie proposte ad una rapida soluzione delle attuali carenze organizzative per tale criticità in ambito sanitario, che potrebbe avere esiti sicuramente negativi nei prossimi mesi, se non debitamente affrontata con tutte le misure necessarie ad un suo contenimento.
Qualora i destinatari della presente non rispondano in maniera idonea alle richieste riportate sopra e non tengano conto della nostra disponibilità collaborativa, come già dimostrato in diverse occasioni in passato, è nostra intenzione denunciare tali carenze, dimostrate dall’amministrazione regionale e facciamo presente che la riterremo responsabile dei danni e delle possibili criticità qualora si dovesse incrementare la diffusione della patologia endemica nella nostra regione.
In attesa di un sollecito riscontro e richiediamo nuovamente un incontro su tale tematica nelle prossime 24 ore.
Dott. Giuseppe Di Donna – Presidente Regionale SNAMI Lazio